Work-life balance
Ritrova l'equilibrio tra lavoro e vita personale per vivere meglio ogni giorno
8min
Ritrova l'equilibrio tra lavoro e vita personale per vivere meglio ogni giorno
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Episodi di Inclusione a Parole
Bentornati e bentornate a una nuova lezione del corso informato podcast Inclusione a parole, il luogo dove il linguaggio si trasforma per abbracciare ogni voce. Quante volte avete sentito parlare del work-life balance? Ci sono persone che dicono, no ma parliamo di conciliazione a tempi di vita lavoro, come se poi a un certo punto della nostra vita noi potessimo scindere tra ciò che siamo come persone, ciò che stiamo in ambito lavorativo, quello che stiamo in un ambito familiare, la nostra vita, eccetera eccetera. Personalmente non amo tutte queste distinzioni, penso solo che ognuno di noi dovrebbe tendere a quella che ha una migliore qualità della propria vita, perché se non andiamo in un equilibrio e non riusciamo anche a renderci consapevoli e partecipi di tutto quello che effettivamente riusciamo a fare, scrollandoci un po' di dosso questo peso di grandi aspettative che hanno su di noi, questo mito, soprattutto per il genere femminile, di Wonder Woman, noi possiamo trovare tante belle parole, ma poi alla fine poco riusciremo a fare per andare nella direzione di un giusto bilanciamento.
Il work-life balance è proprio la capacità di bilanciare con successo lavoro e vita personale e quindi trovare, come se fosse un cocktail perfetto, quello che è un mix tra il tempo e l'energia, quello che è giusto dedicare all'attività lavorativa e quello che è giusto dedicare all'attività personale. Io mi pongo sempre la domanda, ma io dove sono, dove mi trovo in tutto questo, mi trovo nel mezzo? No, io sono esattamente entrambe le cose, ma in quella che è l'area personale potrebbe diventare un qualcosa di molto piccolo o molto grande a seconda anche di tutti quelli che sono gli impegni verso me stessa e anche verso le persone di cui io ho responsabilità, di cui mi prendo cura. Pensiamo anche a quelli che possono essere i nostri genitori, le persone anziane e così via. Quindi se la giornata viene fatta di 24 ore e diciamo che sostanzialmente ci dicono che 8 ore al giorno noi dormiamo o dovremmo dormire, salvo quelli che mi dicono che dopo 4 ore sono svegli e pimpanti, non sono io la persona che dice tutto questo, bene, per il resto vuol dire che 16 ore noi ce le dovremmo dividere tra il lavoro e la vita personale, non considerando minimamente tutti quelli che possono essere i macelli derivanti magari nelle grandi città in cui noi abbiamo anche gli spostamenti, perché e non ho intenzione di parlarne però qui, ci hanno fatto venire meno in alcuni casi lo smart working e questo vuol dire che noi dobbiamo andare da una parte all'altra. Ci sono città in Italia che sono molto complesse e che comportano un sequestro di persona o sui mezzi pubblici, lì dove funzionano, oppure attraverso le nostre auto, con le conseguenze di diventare dei maestri zen e molto inclini al non voler fare delle stragi lì dove noi affrontiamo le strade gli automobilisti e le automobiliste. Ma detto questo, dato che noi dobbiamo parlare di benessere e di coltivare al tempo stesso un senso di realizzazione personale, come possiamo fare in modo per andare ad equilibrare tutto questo? Beh, questa è la sfida delle sfide, perché diciamo che ci sono diverse strategie che possono aiutarci a trovare un buon equilibrio, ma non è detto che i consigli che io vi sto per dare possano essere validi per ognuno e ognuna di noi.
Innanzitutto, stabilire le priorità. A me questo fa molto ridere, perché quando mi dicono identifica ciò che è davvero importante per te sia nella tua carriera che nella tua vita personale e io ogni volta mi trovo che o lo faccio con il telefonino o tramite app o lo scrivo e dico ma per me è tutto prioritario e poi vado a notare, soprattutto se scrivo, cosa che vi consiglio vivamente, che ci sono un elenco di priorità che comunque non riguardano me direttamente. Quindi strappo tutto, e dico vabbè ora cerco di fare quello che posso. Impostare dei limiti, la cosa più difficile che noi abbiamo è andare a dire no, quindi anche il fatto di dire io non rispondo alle mail di lavoro al di fuori dell'orario lavorativo, io non rispondo al telefonino e messaggi di WhatsApp che sembra che al di là di chi si occupa magari di salvare vite sia importantissimo rispondere in quel preciso momento, ma anche no.
Il tempo deve essere organizzato in un modo efficiente, quindi potremmo utilizzare degli strumenti come la pianificazione giornaliera oppure prendendo spunto anche da alcuni che ce lo dicono e devo dire io trovo anche molto simpatico farlo, quello che consiglia Gianluca Gotto, crearci l'ora sacra, un'ora al giorno all'interno della quale noi facciamo quello che vogliamo, che ci fa riequilibrare con noi stessi e con noi stesse. Come dobbiamo fare in tutto questo, possiamo andare a fare una passeggiata, io trovo un grande relax a vedere delle serie tv, delle più strane e delle più compulsive e poi ma come si fa a chiedere a un datore di lavoro che si ha bisogno di flessibilità lì dove noi siamo circondati da persone che invece sono lì, we don't need no education, quindi andiamo avanti, facciamo, produciamo, anche se magari stanno senza far niente, beh, manifestando quelle che sono le nostre esigenze, noi abbiamo bisogno di flessibilità o di supporto, non perché vogliamo far venire meno qualcosa al lavoro, ma perché questo ci permette di essere ancora e maggiormente più produttive e produttivi. Stare bene comporta dei grandi benefici, comporta anche il fatto che se noi stiamo bene creiamo un ambiente di lavoro che è positivo, quindi l'azienda di cui poi tutti quanti parlano diventa molto più attrattiva e può anche trattenere i famosi talenti di cui tanto si parla, migliorando la sua reputazione. Sapete, un consiglio che vi do, fate leva su una cosa, se io sto bene e stanno bene anche i miei colleghi e le colleghe e ci venite incontro in quello che è un bilanciamento in un'esigenza di questo preciso momento, beh, non solo diventerete molto più attrattivi, ma poi c'è anche una cosa, il fatto che io non avrò voglia di guardarmi intorno e di cercare delle alternative perché mi sentirò come se fossi il Totti alla maglia della Roma, legata a quest'azienda, e mi farò paladina o paladino di tutto quanto. Ricordiamo sempre che insieme possiamo fare la differenza.