Bianca Balti
Modella, attrice ed esempio di rinascita al femminile
12min
Modella, attrice ed esempio di rinascita al femminile
12min
Episodi di Storie di Donne
Con questo messaggio affidato al suo account su Instagram, Bianca Balti annuncia la difficile decisione di sottoporsi a una doppia mastectomia preventiva. «Vorrei che le mie bambine trovassero in me la forza di agire se un giorno anche a loro venisse diagnosticato. Perché amo troppo la vita per non fare il possibile per preservarla» ha aggiunto. Nel settembre 2022 Bianca ha scoperto di avere il gene BRCA1. Si tratta di una mutazione genetica che aumenta esponenzialmente il rischio di tumore al seno e/o alle ovaie. Da qui la decisione di operarsi. Nello stesso mese, Bianca ha organizzato una diretta video in collaborazione con l’associazione aBRCAdabra per rispondere alle tantissime domande di chi scopre di avere questa mutazione.
Quando una persona risulta positiva al test e non ha ancora sviluppato un tumore, le strade da percorrere sono due. Una è un programma serrato di screening preventivi, in modo da poter identificare in una fase molto precoce l’eventuale insorgenza di un tumore. La seconda è la chirurgia preventiva al seno ed, eventualmente, anche l’asportazione di tube e ovaie. Bianca ha optato per questa seconda strada. Si è detta «orgogliosa nel fissare una data, impaziente nell’attendere».
Quando però l’operazione è ormai alle porte, emerge tutta la sua fragilità umana. Sempre sui social Bianca scrive «Ma ora che il momento è arrivato non ne ho voglia. Mi sento fragile. Spaventata dall’idea di dover dipendere dagli altri. Terrorizzata dal dolore che proverò. Sconfortata nel dover rinunciare a una parte del mio corpo che ha definito fino a oggi la mia femminilità».
A gennaio 2023, qualche settimana dopo l’operazione, Bianca posta sul suo profilo Instagram una foto in cui appare completamente nuda, mostrando con orgoglio la cicatrice al seno. «Nuovo anno, nuova me», si legge sotto l’immagine. Nella newsletter con cui dialoga in modo intimo con i suoi follower di Instagram, Bianca scrive «Quest’anno mi sento benissimo. Mi sento così serena che se un terzo dei giorni del nuovo anno dovessi sentirmi così potrei venire incoronata persona più felice al mondo». E conclude: «tutto passa, le cose belle e le cose brutte. Quando stiamo vivendo un momento felice fermiamoci a dirlo: “La vita è bella”. Buon 2023».
In un’intima intervista durante il programma televisivo “Belve”, Bianca si è messa a nudo su temi delicati quali dipendenze, uomini, sesso, violenze, rapporti personali e familiari. Qualche anno prima aveva già affidato alcune confidenze al podcast One More Time. Il giorno della pubblicazione del podcast, la top model aveva scritto sui social «Oggi è l’anniversario del giorno in cui ho deciso di smettere di ‘bermi via i sentimenti’ e iniziare a sentire tutto quello che la vita ha da offrirmi. Bello o brutto che sia. Lo celebro con una puntata di One More Time Podcast . Grazie Luca Casadei per avere creato un ambiente sicuro in cui io potessi sentirmi così vulnerabile».
Bianca Balti nasce a Lodi nel 1984. L’adolescenza di Bianca è stata tutt’altro che tranquilla. Lei è una ribelle e frequenta spesso i rave party. Durante uno di questi rave subisce uno stupro. Non ha ancora diciotto anni compiuti. «Era un ragazzo che avevo conosciuto quella sera e mi piaceva. Un bacio si è trasformato in una violenza», racconta alla giornalista Francesca Fagnani. «Dicevo di no, ho cercato di fermarlo ma ero poco lucida e non ce la facevo», continua Bianca. Non lo aveva mai detto a nessuno prima di adesso, nemmeno alla sua famiglia. Aveva paura di essere sgridata dalla madre. «Quella era allora la mia percezione. Probabilmente non l’avrebbe fatto», spiega la modella.
E poi, racconta di un altro episodio accaduto qualche anno prima. Quando durante una festa un suo coetaneo la spinge a bere più del dovuto. Lei che non aveva mai toccato l’alcool prima. «È un ricordo che è tornato recentemente», spiega Bianca. «Credo di averlo un po’ rimosso al momento per non doverlo affrontare. È la prima sera che ho fatto festa ma è stata una festa subita. Anche il dover bere: era il ragazzo che mi faceva pressione e non volevo essere quella ragazzina che diceva di no per cui ho bevuto quasi una bottiglia di limoncello. Il resto è un ricordo che è venuto più di recente: lui che mi metteva le mani nelle mutande e cose del genere».
Dopo la maturità classica, Bianca si trasferisce a Milano per frequentare il primo anno di Design della comunicazione al Politecnico. Durante il primo periodo di studi, Bianca, come tanti altri studenti universitari, si trova un lavoretto per mantenersi nel capoluogo lombardo. Poi arriva la repentina ascesa nel mondo della moda e la consacrazione a icona mondiale della bellezza italiana.
Era il 2005 e la giovane firma un contratto in esclusiva per la campagna pubblicitaria internazionale di Dolce & Gabbana. Da lì in poi le porte del successo si spalancano. In poco tempo comincia a lavorare per i brand più importanti del mondo della moda, tra cui Missoni, Guess, Roberto Cavalli, Armani. Nel 2005 è l’unica modella italiana a partecipare all’esclusivo Victoria’s Secret Fashion Show. Nel 2007 debutta al cinema con il film Go Go Tales, promosso al Festival di Cannes. Nello stesso anno decide di trasferirsi a New York per proseguire la sua carriera di top model. Qui conosce il fotografo Christian Lucidi. Tra i due scatta un amore travolgente. Dopo pochi mesi Bianca è incinta della sua prima figlia, Matilde. La coppia però si separa quando la piccola ha solo un anno e mezzo e Bianca torna a vivere in Italia con la figlia. Durante il podcast One More Time, Bianca racconta di non andare fiera di questo periodo. «Lasciavo mia figlia dai nonni, a Lodi. E io andavo di uomo in uomo, passando per la droga. Era una vita disfunzionale, non ero felice. Ho passato tre anni così». In un’altra intervista, Bianca ammette di aver «provato tutte le droghe. Ho smesso solo quando non volevo più vivere. Avrei voluto morire, quello è stato il momento più basso. Ma siccome non ero abbastanza coraggiosa da togliermi la vita, ho detto “proviamoci”». E da quella consapevolezza comincia la sua rinascita. Bianca cambia vita ma quando chiede alla figlia se vuole vivere con lei in California o con il papà a Parigi, Matilde non ha dubbi e sceglie di stare con il padre. Per Bianca è un colpo durissimo. Non se l’aspettava. «È stato duro capire che, al di là degli sforzi che io negli ultimi anni avevo fatto per cambiare e per essere una persona migliore, il male che le avevo fatto l’aveva portata a scegliere di vivere col padre» confessa Bianca. «Erano tre anni che non mi drogavo più, ma ho capito che non è che se tu stai meglio allora tutti gli altri sono pronti a perdonarti gli anni in cui hai fatto loro del male. Con mia figlia è stato così». Anni dopo, è la stessa Matilde a spiegarle il motivo di questa sua scelta: «Non ci volevo vivere con te perché tu eri un casino», le dice. Oggi madre e figlia hanno uno splendido rapporto.
Archiviato questo periodo, Bianca decide di trasferirsi a Marbella, in Spagna, dove conoscerà il suo secondo marito e padre della sua secondogenita Mia. Purtroppo, anche il matrimonio con Matthew MacRae finirà in poco tempo. Successivamente, Bianca inizia una relazione con il manager Sal Lahoud. Una relazione che lei stessa definirà tossica quando i due si lasceranno tre anni dopo. Le parole usate da Bianca sui suoi canali social per descrivere questa relazione sono molto dure e rivelano la profonda sofferenza provata dalla top model. «Piangevo, sbattevo la testa contro al muro, mi disperavo. Pensai di essere profondamente sbagliata, forse addirittura malata. Andavo in terapia con l’obiettivo di farmi aggiustare. Volevo guarire per diventare finalmente la donna che l’avrebbe reso felice, la donna che avrebbe voluto come madre dei suoi figli. Ma per quanto mi sforzassi, non ce la facevo; sembrava che fossi uscita dalla fabbrica con un pezzo mancante». Quando la relazione tra i due finisce, Bianca prende una decisione importante riguardo al suo desiderio di maternità. Congela i propri ovociti. Ai suoi follower, con cui non ha paura di condividere anche le parti più intime della sua vita, spiega che «svincolare il mio sogno di maternità dagli umori di una relazione è stata la cosa più coraggiosa che abbia mai avuto il coraggio di fare per me. Perché se una donna non ha bisogno di un uomo per fare un figlio, allora non ne ha bisogno proprio per nient’altro. Ho deciso di non limitare la possibilità di diventare ancora madre alla presenza di quell’uomo e di una relazione in generale. L’indipendenza di cui avevo bisogno era quella riproduttiva».
Il suo impegno sul fronte dei diritti umanitari e sull’empowerment femminile è costante. Dalla fine del 2015 Bianca sostiene il lavoro dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR). Nel 2016 organizza una vendita-evento chiamata “A piece of me for the refugees”, dove la top model mette in vendita abiti, scarpe, gioielli e accessori raccolti durante 11 anni di passerelle, set e shooting fotografici. Lo scopo è raccogliere fondi per il progetto “Lifeline Jordan” con cui l’UNHCR sostiene 135 mila rifugiati in Giordania, tra cui molti bambini. Nel 2019 durante la Biennale di Venezia, Bianca è stata protagonista di una performance per sensibilizzare il pubblico sul dramma dei rifugiati. La modella ha indossato un abito ricavato da una tenda dell’UNHCR che ha ospitato una famiglia di rifugiati nel campo di Za’atari, in Giordania.
Bianca è molto attiva anche nella promozione dell’empowerment femminile. E lo fa non solo mettendo a nudo senza timori le proprie fragilità ma anche realizzando dirette social, post e video ad hoc in cui si parla di empowerment femminile a 360 gradi. A letto con Bianca, per esempio, è una serie di video interviste in cui Bianca celebra la sorellanza e parla insieme ad altre donne di argomenti importanti per la nostra società. Tra le sue ospiti: la giornalista Anna dello Russo, la tiktoker Aida Diouf Mbengue, la scrittrice, imprenditrice e attivista Francesca Cavallo, l’influencer Alessia Lanza, l’attivista trans Jessica Giorgia Senesi.
di 4