Oprah Winfrey
Presentatrice televisiva, attrice, produttrice e filantropa
12min
Presentatrice televisiva, attrice, produttrice e filantropa
12min
Episodi di Storie di Donne
Sidney Poitier è stato il primo attore afroamericano a vincere un premio Premio Oscar. Oprah lo ricorda con emozione durante il suo discorso di ringraziamento ai Golden Globes del 2018. In quell’occasione, a Oprah viene consegnato il premio Cecil B. DeMille, cioè il Golden Globe alla carriera. E lei è la prima donna afroamericana a ricevere questo premio, proprio come Sidney Poitier è stato il primo uomo afroamericano a vincere l’Oscar come miglior attore protagonista.
Il suo discorso è potente. Parla di donne, di soprusi, di speranze. Di come cambiare le cose. È così tanto forte, questo suo discorso, da far credere a tutti che sia pronta a scendere in politica. Una decisione, però, che per il momento non ha ancora preso. «Voglio che tutte le ragazze che stanno guardando sappiano che un nuovo giorno è all’orizzonte» ha detto Oprah concludendo il suo intervento. «E quando questo nuovo giorno finalmente sorgerà, sarà grazie a tante donne magnifiche, molte delle quali sono proprio qui in questa sala stasera, e ad alcuni uomini fenomenali, che stanno lottando duramente per assicurarsi di diventare i leader che ci porteranno a un tempo in cui nessuno dovrà mai più dire “MeToo”, “Anch’io”». Il riferimento è chiaro a tutti. È passato appena un anno dall’esplosione del movimento #MeToo. Nell’ottobre del 2017 l’attrice Alyssa Milano ha reso popolare questo hashtag, che in italiano significa “anch’io”, invitando le donne a raccontare le proprie esperienze di molestia o violenza sessuale sul posto di lavoro. In poco tempo l’espressione è diventata virale, trasformandosi in un vero e proprio movimento.
La sua è una storia di riscatto e determinazione. Oprah nasce il 29 gennaio 1954 in Mississippi, più precisamente nella comunità agricola di Kosciusko. I suoi genitori si separano poco dopo la sua nascita e lei viene affidata alle cure della nonna materna. Oprah trascorre così i suoi primi anni di vita in una fattoria, nella semplicità di chi ha poco per campare. Fin da piccola, però, il suo talento e le sue doti oratorie sono palesi. La severa nonna le insegna a leggere quando non ha ancora tre anni. Alla piccola la lettura piace così tanto da diventare presto una delle sue più grandi passioni. Fin da bambina Oprah divorerà centinaia di libri. Sempre la nonna la incoraggia a fare il suo primo discorso pubblico durante una funzione nella Kosciusko Baptist Church. Ed è un successo, tra lo stupore generale della comunità.
Oprah è una bambina prodigio. Finito l’asilo passa direttamente in terza elementare, sotto la cura della maestra Mary Duncan, una figura che ben presto diventerà un’importante fonte di ispirazione per la bambina. Molti anni dopo, durante un episodio del suo talk show, – il famoso The Oprah Winfrey Show – i produttori le fecero una sorpresa, invitando proprio la maestra Duncan. Le due non si erano più viste da quando a sei anni Oprah era andata a vivere con la madre e una sorellastra in un sobborgo di Milwaukee. L’incontro fu emozionante. «Grazie a lei ho sempre sentito di poter affrontare il mondo. Ha fatto esattamente ciò che gli insegnanti dovrebbero fare, creare una scintilla per l'apprendimento che vive con te da quel momento in poi. Ed è il motivo per cui oggi ho un talk show» ha detto Oprah rivolgendosi alla sua maestra delle elementari, con lo sguardo lucido di chi non sa trattenere la gratitudine.
A dodici anni, Oprah si trasferisce per un po’ dal padre a Nashville, in Tennessee. Qui coltiva la sua arte oratoria e inizia a tenere discorsi, riuscendo anche a guadagnarci qualcosa nonostante sia ancora una ragazzina. Quando ritorna ad abitare con la madre, però, la situazione precipita. La madre ha poco tempo da dedicarle, immersa com’è nel cercare di tirare avanti con lavori saltuari e una famiglia che si allarga anno dopo anno. Durante la sua adolescenza, Oprah subisce ripetuti abusi sessuali, prima da parte di un cugino, poi dallo zio e da un amico di famiglia. A 14 anni Oprah rimane incinta ma il figlio nasce prematuro e non sopravvive. La giovane, nel tentativo di cambiare vita, torna in Tennessee dal padre. «Quando mio padre mi ha preso, ha cambiato il corso della mia vita. Mi ha salvato. Sapeva semplicemente cosa voleva e cosa si aspettava. Non avrebbe accettato niente di meno» ha dichiarato Oprah in un’intervista al Washington Post nel 1986.
A 16 anni Oprah trova un lavoro che la paga per quello che adora fare, cioè parlare. Una stazione radio di Nashville, la WVOL, la assume per leggere le notizie. Poi, grazie a una borsa di studio, Oprah si iscrive alla Tennessee State University dove alla fine degli anni Ottanta si laureerà in comunicazione e marketing. Contemporaneamente, la sua carriera prende il volo. Nel 1973 la giovane riceve una telefonata che le cambia la vita. «Ricordo di aver lasciato la classe per rispondere a una telefonata di Chris Clark di Channel 5» racconta Oprah. In quella telefonata il giornalista le propone un colloquio e poco dopo Oprah si trova a condurre il telegiornale per una tv locale, diventando così la più giovane donna afroamericana a condurre un TG. «È stato come respirare» ricorda Oprah in un’intervista «Mi sono sentita come se fosse questo il posto in cui dovrei essere». Lo stesso Clark ricordando gli inizi di Oprah dice «Oprah aveva la magia di comunicare in televisione, e questo è naturale. Non si può imparare. Non si può sviluppare. O ce l'hai o non ce l’hai». Questa sua capacità comunicativa, unita alla sua grande umanità ed empatia diventeranno ben presto la sua cifra stilistica.
Il programma andrà in onda ininterrottamente ogni giorno fino al 2011, collezionando numerosi successi – ricordiamo gli 8 Emmy Awards e il Lifetime Achievement Award – e ospiti eccezionali. E anche quando negli anni Novanta i talk show diventano sempre più trash e poco affidabili, Oprah riesce a mantenere il suo libero da argomenti frivoli, consolidando giorno dopo giorno la fiducia che oltre 10 milioni di spettatori riponevano in lei e nel suo programma.
Ci sono stati molti momenti del The Oprah Winfrey Show davvero toccanti da ricordare. Uno di questi, per esempio, risale al 1987 quando Oprah invita in studio Mike Sisco, un giovane di Williamson positivo all’AIDS. Erano gli anni Ottanta. L’AIDS mieteva vittime e c’era tantissima disinformazione su come questa malattia veniva trasmessa. E la disinformazione, si sa, genera paura ed esclusione. Quell’anno Mike era tornato a vivere in questa piccola cittadina del West Virginia dopo aver contratto l'AIDS mentre abitava a Dallas. La notizia della sua malattia si diffuse rapidamente, tra il pettegolezzo generale. Quando Mike si presentò alla piscina locale e ci si tuffò dentro, ci fu il panico. La piscina venne chiusa e Mike, insieme ai membri della sua famiglia, venne completamente emarginato. In quella puntata Oprah riuscì a fare chiarezza sulla vicenda dando informazioni utili sulle effettive modalità di trasmissione della malattia, riabilitando così Mike che, nel frattempo, aveva subito una vera e propria morte sociale.
E ancora, nel 1992, nel tentativo di spiegare quanto sia facile cedere alle discriminazioni, Oprah insieme all’attivista ed educatrice Jane Elliott ha diviso il pubblico del suo talk show a seconda del colore degli occhi. Poi, ha fatto indossare dei collari di tessuto verde a chi aveva gli occhi azzurri. Successivamente, queste persone sono state portate in una stanza, dove hanno aspettato due ore senza cibo mentre i membri del pubblico con gli occhi marroni mangiavano ciambelle come se niente fosse.
Nel 1985 ha debuttato come attrice nel film Il colore viola, ricevendo una candidatura agli Oscar e una ai Golden Globe come Migliore Attrice non protagonista. Nel 2013 partecipa a The Butler mentre l’anno dopo recita e produce il film Selma-La strada per la libertà.
Negli anni Oprah ha creato una sua casa di produzione, un suo network, un suo magazine e ha tessuto importanti partnership come quella con la Apple per la creazione di contenuti originali.
Oprah ha fatto dell’attivismo e della filantropia una parte importante della sua vita. Lei si è sempre schierata in favore delle minoranze e dei più deboli, difendendo l’amore indipendentemente dal colore della pelle, dal genere e dalle preferenze sessuali. Oprah è anche una fervente sostenitrice dei giovani di tutto il mondo e dei diritti dei bambini. Per questo ha creato diversi enti di beneficenza, tra cui l’Oprah Winfrey Leadership Academy for Girls in Sudafrica, uno spazio sicuro per educare e ispirare la "prossima generazione di leader per il Sudafrica”.
Nonostante non sia ancora scesa in politica – e non si sa se mai lo farà – Oprah ha partecipato alla campagna elettorale dell'allora candidato democratico alla presidenza Barack Obama. L’evento più importante ha visto riunirsi oltre 29mila sostenitori nello stadio di football dell'Università del South Carolina. Alla folla, la stessa Oprah ha detto «Il dottor King ha sognato il sogno. Ma non dobbiamo più limitarci a sognare. Possiamo votare quel sogno in realtà sostenendo un uomo che sa non solo chi siamo, ma chi possiamo essere». Nel novembre 2018, Oprah ha nuovamente mostrato la sua preferenza politica, sostenendo Stacey Abrams nella campagna per diventare governatore della Georgia.
Parlando della sua vita privata, sappiamo che Oprah è legata dal 1992 a Stedman Graham. I due, però, non si sono mai sposati e in diverse interviste Oprah ha dichiarato ridendo che probabilmente è proprio questo il motivo per cui sono ancora insieme dopo tanti anni. La loro relazione, secondo Oprah, può essere definita come una «partnership spirituale». Oprah non ha mai avuto figli. La sua è stata una scelta. Questo però non significa che non abbia mai provato un legame materno. La stessa Oprah, infatti, ha più volte dichiarato di provare un legame materno proprio grazie al lavoro della sua Oprah Winfrey Leadership Academy for Girls.
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