Episodi di Storie di Donne
01. È il 1999 e Serena Williams ha solo 17 anni quando vince il suo primo titolo del Grande Slam nel singolo agli US Open, battendo in finale la leggenda svizzera Martina Hingis
Insieme alla sorella maggiore Venus, Serena si era già messa in luce come stella emergente del tennis da quando aveva appena 14 anni. Ma è questa la stagione che segna la svolta. L’ingresso di Serena nell’Olimpo degli dei del tennis. Con i suoi 17 anni e 350 giorni, Serena è una delle più giovani tenniste a vincere un Major. Ma è anche la seconda tennista di origine afroamericana ad aggiudicarsi il titolo statunitense dopo che Althea Gibson lo aveva vinto nel 1958. Sempre nel 1999, Serena si aggiudica anche la Grand Slam Cup, battendo in finale proprio sua sorella Venus.
Serena nasce nel 1981. Suo padre Richard è di origini nigeriane e vive negli Stati Uniti dove gestisce un’agenzia di sicurezza. Sua madre, Oracene, è un’infermiera. Oltre a Venus, Serena ha altre tre sorelle maggiori, tutte da parte di madre. Richard insegna a giocare a tennis alle sue figlie quando queste sono ancora delle bambine. Questa decisione non deriva dalla passione per il tennis ma dall’opportunità. Una volta Richard aveva visto un tennista professionista ricevere un assegno da 30.000 dollari. Insegnare a Serena e a Venus il tennis poteva davvero essere un lasciapassare per un futuro migliore. Richard però non sa nulla di questo sport. Allena le figlie da autodidatta, guardando delle videocassette. Nonostante avesse un obiettivo ben preciso, Richard le tiene lontane dal circuito giovanile, un ambiente estremamente competitivo, e non le soffoca con le sue aspettative. Anzi. Richard coltiva il talento delle figlie incoraggiandole a vivere la propria infanzia come tutte le altre bambine, senza pressione. Poi, le affida all’allenatore Rick Macci. «C’era una rabbia, un desiderio ardente che non ho mai visto in due ragazzine, mai», ricorda Macci parlando di quando aveva incontrato per la prima volta le sorelle Williams.
Mentre crescono agonisticamente, le sorelle Williams studiano e coltivano anche altri interessi. Serena si dedica alla finanza, alla moda, alla recitazione e alla produzione cinematografica. Molti la criticano perché dicono che non si stia concentrando abbastanza. In realtà, questa diversificazione degli interessi è stato uno degli elementi chiave che ha portato Serena a evitare di finire in burnout, come spesso invece accade ai giovani talenti.
Fin dai primi tornei, le sorelle Williams rivoluzionano il mondo del tennis, sia come gioco, sia per il loro abbigliamento. Le giovani portano i capelli raccolti in trecce con perline. «Il mondo del tennis non era abituato a vedere ragazze nere che si presentavano con uno stile che rifletteva la loro eredità culturale afroamericana, invece di indossare uno stile che si mimetizza» ha dichiarato al Times Tera Hunter, docente di studi afroamericani presso l'Università di Princeton. Per tutta la sua lunga carriera, Serena farà in modo di cambiare il mondo del tennis, un pezzettino per volta, modificando le aspettative comportamentali per le atlete e riscrivendo i canoni dell'immagine del corpo femminile.
02. Serena Williams sa bene cosa sia la grandezza
Serena è stata soprannominata The Queen, la regina. E nei suoi ventisette anni di carriera, è stata una delle migliori tenniste di tutti i tempi. Nessun altro tennista, indipendentemente dal genere, ha finora vinto più campionati di lei nell’Era Open, cioè da quando nel 1968 i tornei del Grande Slam sono diventati solo per professionisti. Serena ha conquistato 23 titoli in tutto, 10 di questi dopo aver compiuto 30 anni. Un’età in cui la maggior parte dei tennisti si ritira o progressivamente scende nella classifica dei migliori al mondo. Serena è stata per 319 settimane, di cui 186 consecutive, la tennista numero uno del mondo, terza nella classifica di tutti i tempi dietro a Steffi Graf e Martina Navrátilová.
Tanti sono i momenti chiave nella carriera di Serena Williams. Nel 2003, per esempio, Serena diventa la quinta donna nella storia del tennis a detenere contemporaneamente i titoli di tutti e quattro i tornei del Grande Slam, e cioè l’Australian Open, l’Open di Francia, Wimbledon e l’U.S. Open. L’impresa è stata ribattezzata “Serena Slam”, un titolo che esprime quanto Serena sia stata influente nel mondo del tennis fin dai suoi primi anni. «Abbiamo cambiato il gioco del tennis», ha detto Serena durante un’intervista al Times. «Abbiamo cambiato il modo di giocare, punto. La gente non attaccava mai. Non si prendevano mai le palle in anticipo. La gente non ha mai servito in questo modo. La gente non ha mai dovuto giocare così duramente per battere due ragazze nere di Compton.»
Lo stile di gioco di Serena è costruito attorno a un immediato controllo dello scambio e alla sua potenza fisica. Il suo dritto è considerato uno dei più potenti, così come anche il suo rovescio a due mani e il servizio. Serena, però, è una giocatrice molto solida anche a livello mentale. Riesce per esempio a controllare la tensione e a servire degli ace in momenti critici, come possono essere le palle break o i match points a proprio sfavore.
I successi di Serena non si limitano al singolare. Serena trionfa anche anche nel doppio femminile e nel doppio misto. Con la sorella maggiore Venus, Serena ha vinto 14 tornei del Grande Slam. A questi vanno sommate anche le tre medaglie d'oro conquistate alle Olimpiadi – tutte vinte insieme a Venus –, una Federation Cup e due Hopman Cup.
03. La carriera di Serena, però non è stata tutta in discesa
Anzi. Per anni ha lottato contro infortuni, malattie e pregiudizi. Da giovane soffriva di emicranie. Poi ha subito infortuni al ginocchio, alla caviglia, alla spalla, al piede e al tendine d’Achille. Nel febbraio del 2011 ha avuto un'embolia polmonare e un coagulo di sangue nei polmoni. Un evento che le ha fatto temere non solo per la sua carriera, ma anche per la sua stessa vita.
Nel 2017 Serena scopre di essere incinta poco prima degli Australian Open ma, nonostante ciò, ha continuato a giocare. «Gli atleti capiscono il loro corpo un milione di volte meglio di tutti noi» - ha dichiarato il marito Alexis Ohanian durante un’intervista - «Anche se il medico diceva: 'Devi stare tranquilla', Serena diceva: 'Ci penso io'. Finché lei era fiduciosa, io ero fiducioso». Quell’anno Serena non ha perso neanche un set e ha vinto il torneo per la settima volta. La sua prima figlia, Olympia, è nata il primo settembre 2018. Ma mentre la gravidanza è stata tranquilla, il parto è stato complesso. In un articolo scritto per la CNN, Serena ha rivelato di aver avuto una serie di gravi complicazioni dopo il parto. «Tutto è iniziato con un'embolia polmonare. A causa della mia storia medica con questo problema, vivo nella paura che questa situazione si ripresenti. Così, quando mi è mancato il respiro, non ho aspettato un secondo per avvertire le infermiere. Questo ha scatenato una serie di complicazioni di salute. E sono fortunata a essere sopravvissuta. Quando finalmente sono tornata a casa dalla mia famiglia, ho dovuto trascorrere le prime sei settimane di maternità a letto.»
Nonostante questo, a 36 anni compiuti, Serena torna sui campi da tennis con la stessa voglia di trionfare di sempre. In un’intervista a Vogue, Serena dichiara: «Forse è superfluo dirlo, ma va detto con forza: voglio assolutamente altri Grandi Slam. Sono ben consapevole dei libri dei record, purtroppo. Non è un segreto che io abbia l'obiettivo di arrivare a 25». E battere così il record di vittorie della leggenda australiana del tennis Margaret Court, che ha vinto 24 titoli. Il ritorno sui campi da gioco, però, non è stato facile. Essere neo genitori è una sfida per tutti, anche per la giunonica Serena che, per la prima volta, si sente insicura di se stessa. È un equilibrio nuovo da ricreare, quello che deve trovare Serena se vuole ricominciare a giocare a tennis ad alti livelli. Contro il parere del suo allenatore, Serena sceglie di mettere al primo posto la famiglia. Decide così di passare più tempo con la figlia e di continuare ad allattarla al seno per i primi otto mesi, invece di tornare subito ad allenarsi. Per questo, dopo aver vinto Wimbledon, Serena dichiara con commozione «L'ho dedicato a tutte le mamme là fuori che ne hanno passate tante. Alcuni giorni piango. Sono davvero triste. Ho avuto dei crolli. Sono stati 11 mesi davvero difficili. Se ce l'ho fatta io, potete farcela anche voi».
04. Nel 2022 Serena Williams decide di ritirarsi
Lo fa per diverse ragioni, tra cui anche quella di allargare la famiglia. Avere una famiglia numerosa è un suo desiderio di bambina. In più la primogenita Olympia desidera fortemente una sorellina. Al Times, Serena dice «Non c'è rabbia, sono pronta per questo passaggio».
Nel futuro di Serena ci sono già tanti progetti. Serena continuerà a fare quello che sa fare meglio, oltre a giocare a tennis, e cioè ispirare le persone, battersi per i diritti civili delle minoranze. Nel 2001 e per i successivi quattordici anni Serena aveva boicottato l’Indian Wells, un importante torneo della California del Sud, dopo alcuni scherni razzisti da parte degli spettatori. Nel 2015, quando torna a partecipare al torneo, non lo fa e basta. Ma contribuisce a raccogliere fondi per l'Equal Justice Initiative, un'organizzazione no-profit dedicata alla giustizia razziale e alla lotta contro l'incarcerazione di massa.
Fiducia in se stessi e autostima sono il suo lascito per le nuove generazioni. «E insegnare ad altri ragazzi neri, in particolare alle ragazze nere, che anche loro possono farcela» aggiunge Serena alla fine di una lunga intervista a cuore aperto con il Times, fatta in occasione del suo ritiro.
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