Le quattro esigenze di una società
Quali sono le caratteristiche a cui ogni gruppo deve attenersi per poter soddisfare i propri obiettivi
11min
Quali sono le caratteristiche a cui ogni gruppo deve attenersi per poter soddisfare i propri obiettivi
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Episodi di Sociologia Pop
Scienziati e scienziate della società bentornati a tutti ad un nuovo episodio 4books di sociologia Pop. Sempre Paolo Petrucci di Giovani Sociologi Crescono che parla. Nella puntata precedente abbiamo parlato di elezioni, cosa sono e a cosa servono.
Oggi, come annunciato precedentemente, parleremo di un modello sociologico usato per analizzare i gruppi sociali. La teoria che vediamo oggi è di Talcott Parsons, nato nel 1902 e morto nel 1979, è un sociologo intermedio dal punto di vista di quale periodo della storia della sociologia ha vissuto, perché non è contemporaneo, però neanche tra i padri fondatori. Il nome della teoria che vedremo è modello AGIL, e si, è un acronimo, ma ci arriveremo. Parsons voleva individuare quelle caratteristiche a cui ogni gruppo deve per forza attenersi per poter vivere e per poter soddisfare i propri obiettivi. Il termine tecnico della cosa è imperativi funzionali, ed è un termine esaustivo. Imperativi, cioè quelle caratteristiche tipiche di ogni gruppo, e funzionali, cioè che gli permettono di soddisfare i propri desideri, le proprie funzioni. Attenzione, Parsons voleva individuare una teoria che andasse bene per ogni tipo di gruppo, per ogni grandezza di gruppo, sia i gruppi piccoli, cioè per esempio una famiglia composta da 3,4,5 persone, sia i gruppi grandi, cioè un'intera società. Citando il manuale “la teoria sociologica contemporanea” di Wallace e Wolf, Parsons identifica “i maggiori problemi che i sistemi devono risolvere per potersi sviluppare e sopravvivere”. Inoltre sono anche quegli imperativi che se perseguiti correttamente portano a uno stato di equilibrio del sistema. Quindi questo era l'obiettivo di Parsons. Ma adesso andiamo a vedere in che cosa consiste nei fatti il modello AGIL. Come abbiamo detto è una sigla, composta da quattro lettere: A-G-I-L. Queste quattro lettere stanno ad indicare questi quattro famosi pilastri che ogni gruppo deve seguire, la lettera A sta per Adaptation, la lettera G per Goal attainment, la I per Integration, ed L sta per Latency. Tradotti in Italiano sono rispettivamente: l’adattamento, il perseguimento degli obiettivi, l’integrazione e Latenza. Detti così sembra che non abbiano senso ma in realtà lo hanno eccome, quindi andiamoli a vedere uno ad uno. Il primo, Adaptation, adattamento. Indica il problema di assicurarsi le risorse e distribuirle a tutto il sistema, le risorse vere e proprie. Applichiamo l'esempio ad un ad una società, ad un paese: qual è l'istituzione, l'attore sociale che fa l’adaption, l'adattamento? È l'economia, il sistema economico, che quindi svolge la sua funzione economica, produzione e distribuzione di beni, servizi, commercio ecc… Attraverso un sistema economico una nazione e i cittadini di quella nazione possono trovare cibi nei supermercati, vestiti nei negozi, acquistare strumenti tecnologici per migliorare la vita quotidiana e le comunicazioni. Come vi ho detto però l'obiettivo di Parsons era cercare di trovare un modello che andasse bene per ogni grandezza di società, quindi seguiamo la sua volontà e applichiamo lo stesso concetto magari a quella che può essere una famiglia che anche se ridotta, è sempre una società e sempre deve soddisfare l’Adaptation. Quando Parsons ha formulato questa teoria, negli anni ’50, il modello di famiglia era ancora quello molto patriarcale, una forma familiare dove sono gli uomini che hanno il potere e assumono ruoli di leadership, forma che oggi stiamo superando. Siccome l’ha formulata settanta anni fa ed erano tempi diversi, lui identifica l’attore sociale che si occupa delle risorse nell’uomo, il padre di famiglia che lavora e porta le risorse a casa. Poi c’è tutto il discorso sul fatto che i ruoli di genere oggi si sono più assottigliati, ma è un altro discorso.
Il secondo, Goal Attainment, cioè il perseguimento degli obiettivi. Ovvero l’attore sociale o attori sociali che si fanno si che il gruppo possa raggiungere gli obiettivi, i fini che ha. Quindi le risorse che attraverso l’Adaptation sono state procurate, adesso devono essere usate per raggiungere gli obiettivi. Torniamo all’esempio precedente, chi sono in questo caso? Se in una società l’istituzione economia procura le risorse, quale attore le usa per perseguire dei fini? La politica, il sistema politico secondo Parsons. Quindi gli organi di governo, gli organi esecutivi e decisionali che mirano agli obiettivi.
Terzo imperativo funzionale. Siamo alla lettera I. A, Adaptation, G, Goal attainment, I, Integration, Integrazione. La capacità di gestire le relazioni tra i membri del gruppo, far si che siano gestite secondo regole e norme. Riprendendo l’esempio di una nazione, Parsons indentifica l’attore che interpreta questo ruolo nelle istituzioni giuridiche, i tribunali, le leggi.. Tornando all’esempio della famiglia che vi facevo prima, Parsons sapete in quale figura ritrova questo compito? Nella figura materna, vi ricordo che parliamo di settanta anni fa, secondo Parsons è la madre in una famiglia che si occupa di gestire i conflitti tra i membri e di coordinarli.
Infine abbiamo l’ultimo punto, espresso nella lettera L che sta per Lantency, la Latenza. La necessità di fornire meccanismi per la gestione delle tensioni interne, nonché la necessità di mantenere intatto il sistema dei valori e di garantire conformità ai membri del sistema. Questo grazie alla trasmissione dei valori del gruppo o della società. Parliamo quindi dei valori a cui la società in questione si ispira, su cui si basa. Quest'ultimo imperativo funzionale è facilmente confondibile con quello che abbiamo visto prima l'integrazione. Quindi è bene ricordarsi la differenza fondamentale, mentre l'integrazione rappresenta la capacità di gestire le relazioni tra i membri del gruppo, la latenza consiste in quei valori su cui poi si basa la gestione delle relazioni dei membri del gruppo. Chiaro? Secondo Parsons, nella società americana che è quella in cui lui formula questa teoria, le Istituzioni che si occupano della latenza sono la famiglia, la religione e l'educazione. Forniscono alla società a cui i valori a cui poi i membri si ispirano.
Come sempre, per utilizzare il pensiero critico. Vediamo anche i limiti di questo ragionamento, di questa teoria. Perché sì, sono individuabili anche dei limiti. Il primo limite che è stato criticato di questa teoria è il fatto che più funzioni possono anche essere ricoperte dallo stesso attore sociale. Come abbiamo visto nel negli esempi che io vi ho fatto, sono tutti esempi che faceva Parsons in cui ogni funzione sociale era ricoperta da un unico e diverso attore sociale, differente da ogni altro attore. Noi sappiamo che in realtà la società è più complessa di così perché molto spesso più funzioni possono essere ricoperte dallo stesso attore sociale. Il secondo limite è l'opposto del primo, ovvero che più attori sociali possono ricoprire la stessa funzione e questo è oggettivamente vero. Parsons ha formulato questa teoria guardando alla società americana, ma se noi per esempio prendessimo una dittatura? Se per esempio noi prendiamo anche stando nella stessa epoca di Parsons, l'Unione Sovietica, o ancora più indietro i regimi totalitari nazifascisti, e applichiamo a queste società il modello AGIL? Vediamo che si realizza esattamente la critica di cui abbiamo parlato: più funzioni sono ricoperte dallo stesso attore. Perché in uno stato totalitario centralizzato il partito può essere l'attore sociale sia responsabile della produzione e distribuzione delle risorse, sia delle decisioni riguardanti la priorità. Quindi quelle che erano la G la A, risultano combacianti nello stesso attore sociale, è una critica valida. Questo porta ad una conclusione da parte di coloro che hanno criticato il modello AGIL di Parsons: il modello AGIL non può essere utilizzato secondo i critici come un modello per prevedere eventuali movimenti della società. Volevamo la formula magica e invece non c'è, o meglio: nel momento in cui la sociologia te la fa credere di avertela data, in realtà poi te la smonta e ti porta a ragionare sempre di più.
In questa puntata noi abbiamo parlato di un autore fortemente funzionalista, uno degli emblemi. Il funzionalismo è la prima grande corrente della sociologia, cioè quella corrente che della sociologia che tende a vedere la società come un insieme di parti interconnesse tra loro, soprattutto tende a vedere la società come un sistema che nel momento in cui nasce un conflitto si adopera per tornare ad una situazione di equilibrio. Questa è la prima grande visione della società esistente: il funzionalismo. Visto che fino adesso abbiamo analizzato un autore fortemente funzionalista nella prossima puntata vedremo invece coloro che sono i rivali storici del funzionalismo cioè i conflittualisti. Vedremo che cosa sono le teorie del conflitto in generale: hanno una visione da un certo punto di vista opposta, cioè di società basata in realtà sul conflitto delle parti e non sul funzionamento delle parti che sono collegate in armonia tra loro. Devo dire la verità in un certo senso anche molto più accattivante come visione secondo me. Lo faremo nella prossima puntata, io intanto vi ringrazio come sempre per avermi ascoltato, vi saluto e ci sentiamo al prossimo episodio. Io sono Paolo Petrucci di Giovani Sociologi Crescono e questa è Sociologia Pop.